TOUR TOSCANO PER RACCONTI IN PUNTA DI CRAVATTA
Lascia un commento28 settembre 2014 di vincenzosardiello
Fervono i preparativi per la nuova trasferta del libro “Racconti in punta di cravatta” di Vincenzo Sardiello che, da mercoledì 1 a sabato 4 ottobre, sarà protagonista della scena culturale toscana.
Si comincia mercoledì 1 ottobre alle 17.30 presso la Libreria Gulliver di Livorno, in via Buontalenti, 28 presso ex Teatro Lazzeri dove il prof. Massimo Ampola presenterà con Vincenzo Sardiello il volume edito da Mds editore.
L’appuntamento di richiamo è sicuramente quello di giovedì 2 ottobre alle 17.00 presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze dove il prof. Paolo Cardoso intervisterà Vincenzo Sardiello, sulla sua opera prima. Letture di brani saranno a cura dell’attrice Daniela Bertini.
Venerdì 3 ottobre alle 18.00 sarà la volte di Moltepulciano. Presso la Sala Polivalente ex-Macelli Pubblici, in Piazza Moulins, 1, il giornalista Diego Mancuso presenterà con l’autore e con l’ausilio delle letture dell’attrice Giovanna Vivarelli il libro. Durante la serata, che è patrocinata dal Comune di Montepulciano, sarà proiettato un video sulle opere dell’artista Carlo Franzoso in arte Agathos, che ha tra i curatori delle sue mostre anche Vincenzo Sardiello.
Ultimo appuntamento sabato 4 ottobre a Petroio alle 18.00 presso il Museo della Terracotta dove, accompagnato dall’editor di Mds Editore Elena Sbrana, è prevista l’ultima presentazione di questo ricco tour.
Vincenzo Sardiello, sociologo ed esperto d’arte, cura mostre artistiche e si occupa della regia di spettacoli teatrali. “Racconti in punta di cravatta” è il suo debutto letterario.
Il libro, con illustrazione di copertina a cura dell’artista Luigi Lerna, contiene diciannove racconti e due commedie.
Racconti in punta di cravatta narra frammenti di vite che si svolgono in città ormai divenute scenari apocalittici, in un mondo caotico e sfuggente dove la realtà ha assunto le sembianze di un incubo. I personaggi sono quasi tutti dei vinti esistenziali: prigionieri delle loro ipocrisie e della loro solitudine, pongono il proprio io al centro dell’universo scoprendo, quasi per caso, che esistono anche gli altri.
Nella prefazione scrive Paolo Cardoso, professore dell’Università di Firenze e psicoterapeuta di chiara fama: «… molti autori hanno scritto romanzi, racconti, opere di teatro dove hanno delineato il malessere e gli stati d’animo della propria epoca. Ebbene, anche Vincenzo Sardiello lo fa. E lo fa in modo perfetto, dal punto di vista letterario e del coinvolgimento del lettore. Ha poi una qualità che è davvero rara, oggi che tutti si sentono scrittori e artisti: è un autore non banale. Ed essere “non banali”, è davvero difficile. Ha saputo delineare dei personaggi che riescono a esprimere il disagio, la solitudine e l’isolamento che regnano oggi sovrani. È riuscito a far emergere la difficoltà che moltissimi hanno, non solo per esprimere i loro veri sentimenti, ma ancor prima di riconoscerli». E aggiunge: «Sardiello è un autore colto che nello scrivere cerca di essere se stesso. Leggendolo mi veniva in mente Pennac e lì per lì non capivo perché. Poi invece ho compreso che entrambi questi scrittori hanno lo stesso modo di stupire, di capovolgere le nostre aspettative di lettori, di incuriosirci e di farci riflettere».
Per maggiori informazioni sugli eventi è possibile inviare una mail a info@mdseditore.it.