PICCOLE RIFLESSIONI DI FINE ESTATE

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24 agosto 2014 di vincenzosardiello

Manifesto_Banca_Italiana_di_ScontoMentre l’estate pigramente volge al termine, l’Italia continua a regalare paradossi che, se non fosse per la scempiaggine dei media, dovrebbero far riflettere su tematiche che sono quanto meno controverse. Viviamo una fase storica molto complessa che, superata o quasi una crisi di plastica frutto di artifici che nulla hanno a che fare con l’economia reale ma funzionali nella logica di progressiva limitazione dei diritti di cittadinanza, ci regala, si fa per dire, fronti di guerra in zone “calde” del nostro globo. In Italia, hanno destato molto scandalo le parole del parlamentare grillino Alessandro Di Battista sul terrorismo come unica arma di chi si ribella. Ovvia l’alzata di scudi di chi fa del conformismo una arma da scagliare come un sasso. Lungi da me il sostenere i grillini che fanno della propria inconcludenza un vessillo ma è opportuno riflettere su queste parole.

“L’Italia prenda posizione di fronte all’avanzata dell’Isis, ma basta con la leadership americana. Il terrorista non lo sconfiggi mandando più droni, ma elevandolo ad interlocutore”. E ancora: “Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana”

Indubbiamente le frasi hanno un effetto dirompente sulle nostre menti fragili che vivono nel terrore indotto da una propaganda che ci vuole sempre più disposti a cedere diritti in cambio di maggiore sicurezza. Ma da un punto di vista strettamente logico sono inconfutabili. L’azione di continua destabilizzazione dei territori mediorientali, dettati da politiche che affondano le loro radici nelle modalità tardo coloniali che mettevano letteralmente in ginocchio l’autodeterminazione dei popoli, sono stati inevitabilmente il brodo di coltura ideale per far nascere, crescere e prosperare ogni forma di estremismo. Non avendo poi, mai vissuto, una vera fase illuministica è fisiologico l’abbraccio mortale con le teocrazie.

Tentativi differenti di emancipazione, anche se hanno ottenuto importanti risultati dal punto di vista della qualità della vita delle popolazione coinvolte, sono falliti miseramente con la complicità dei Paesi occidentali, troppo impegnati nella folle ricerca di accrescimento delle proprie ricchezze.

Paradigmatico il caso del leader del Burkina Faso Thomas Sankara.

« Parlo in nome delle madri che nei nostri Paesi impoveriti vedono i propri figli morire di malaria o di diarrea, senza sapere dei semplici mezzi che la scienza delle multinazionali non offre loro, preferendo investire nei laboratori cosmetici o nella chirurgia plastica a beneficio del capriccio di pochi uomini e donne il cui fascino è minacciato dagli eccessi di assunzione calorica nei loro pasti, così abbondanti e regolari da dare le vertigini a noi del Sahel… »
(Thomas Sankara)

La sua politica rivoluzionaria si ispirò agli esempi di Cuba e del Ghana. Come Presidente, promosse la “Rivoluzione Democratica e Popolare”. L’ideologia della rivoluzione venne da lui definita anti-imperialista nel suo Discorso di Orientamento Politico tenuto il 2 ottobre 1983. Lottò contro la corruzione, promosse la riforestazione, l’accesso all’acqua potabile per tutti, e fece dell’educazione e della salute le priorità del suo governo.

In un discorso tenuto ad Addis Abeba in Etiopia, Sankara suggerì l’istituzione di un nuovo fronte economico africano che si potesse contrapporre a quello europeo e statunitense. Soppresse molti dei privilegi detenuti sia dai capi tribali, sia dai politici, e attraverso dichiarazioni e gesti molto chiari, applicò con grande coerenza le sue idee. Ad esempio: Il suo governo incluse un grande numero di donne, condannò l’infibulazione e la poligamia, promosse la contraccezione. Fu il primo governo africano a dichiarare che l’AIDS era la più grande minaccia per l’Africa. Fece costruire centri sanitari in ogni villaggio burkinabé (l’Unicef definì la campagna di vaccinazione effettuata sui bambini, la più grande registrata nel mondo) e cantieri per opere idrauliche, creando un Ministero dell’Acqua. Sua madre e i suoi collaboratori viaggiavano sempre in classe economica e a ranghi ridotti nelle visite diplomatiche; Vendette la maggior parte delle Mercedes in forza al governo e proclamò l’economica Renault 5, automobile ufficiale dei ministri. Volle costruire la “ferrovia del Sahel”, una linea che collega Ouagadougou al confine con il Niger, nonostante molti economisti non lo ritenessero un progetto redditizio. Tale opera, successivamente ampliata, costituisce tuttora la principale via di comunicazione del Paese. Durante un suo discorso all’ONU il 4 ottobre 1984, avanzò la richiesta di sospensione di Israele e di espulsione del Sudafrica dalle Nazioni Unite che all’epoca deteneva in prigione il leader carismatico Nelson Mandela, simbolo della lotta contro l’apartheid. Visse sempre con la famiglia in una casa modesta e non accumolò ricchezze,tanto che alla sua morte il suo conto bancario era pari a zero. [wikipedia]

Nel 1987 Sankara morì a seguito di un attentato ed il sogno di un intero popolo si sgretolò sulle logiche occidentalistiche.

Se non si consente ai popoli di potersi determinare, senza voler esportare democrazia, ma consegnando le grandi opere dell’ingegno, cultura e libertà, il terrorismo continuerà ad essere l’unica arma di difesa.

E’ arrivato il momento che noi occidentali usciamo dal nostro stato di minorità. In caso contrario continuerà la nostra guerra a fantasmi che nel lungo periodo vinceranno.

Concludo ricordando che un grande padre dell’Italia, Giuseppe Mazzini, era considerato da tutti un terrorista, e non a caso aveva teorizzato le azioni di guerriglia, ma oggi nessuno si permetterebbe più di chiamarlo in questa maniera.

La religione è un collante che riesce a compattare tutto, sia chi combatte da una parte che chi combatte dall’altra. Ora è arrivato il momento di capire le ragioni profonde.

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