LUCERNARIO – DI JOSE’ SARAMAGO
Lascia un commento16 luglio 2014 di vincenzosardiello
Trovo sempre di estremo interesse i libri giovanili dei grandi autori che dimostrano, già nelle prime esperienze, il loro grande talento. E’ il caso del libro “Lucernario” di Josè Saramago pubblicato nel 2012 da Feltrinelli ed ora inserito nell’Universale Economica.
La storia di questo libro è una lezione che non può lasciare indifferenti quanti si affacciano nel mondo della letteratura con velleità artistiche.
Siamo nella Lisbona degli anni ’50, nel pieno vigore della dittatura di Salazar, Saramago ha poco più di trent’anni e proviene da una famiglia umile, non ha alle spalle una formazione accademica, è lontanissimo dalle èlite intellettuali, insomma ha pochissime chance di riuscire ad emergere. Dopo tanti lavori precari, trova una occupazione stabile nel mondo dell’editoria. La sua mansione è quella di direttore della produzione.
La sua lunga giornata lavorativa era scandita da tempi ben precisi e quando finalmente a sera faceva ritorno nella sua abitazione, cominciava il suo lavoro per cui oggi lo conosciamo tutti.
Lucernario è nato proprio in quelle notti, dalla penna di un giovane che era deriso perchè balbettante, dalle frustrazioni generate per gli studi che non aveva mai potuto completare, dal suo profondo senso di inadeguatezza.
Lucernario della Lisbona di quel periodo ci racconta tanto, e ci raccontano tantissimo le figure che si muovono in questo palazzo popolare e che vivono le difficoltà del loro vivere quotidiano con un misto di angoscia e leggerezza.
Saramago completò questo volume nel 1953 e, come fa ogni persona che ha velleità di diventare uno scrittore, invierà alle case editrici la sua bozza. Mi piace immaginare l’ansia con cui ogni giorno il giovane Josè, di ritorno a casa, si precipitava nella sua cassetta della posta e la delusione nel non trovarvi nulla. Poi il giorno dopo la stessa cosa, e così via per settimane, mesi ed anni.
Ma mentre altri demordono, Josè non lo fa.
Arriverà la consacrazione, persino il Nobel, ma di Lucernario nessuna traccia, sino a quando nel 1999 ricompare.
Ma questa volta è Saramago a non volerlo pubblicare, la visione di quel volume lo avrebbe turbato troppo proiettandolo nello stato di inquietudine del periodo dell’attesa. Ha dato disposizione di pubblicarlo solo dopo la sua morte ed è stato un regalo prezioso per tutti.
Quanto manca al nostro oggi Saramago.